16° RADUNO AEROMODELLISTICO PER ALIANTI E MOTO-ALIANTI – LA PIRA 2018.
Come ormai consolidata tradizione, ai primi di luglio, numerosi appassionati provenienti dalla Liguria, dalla Lombardia e dal Piemonte oltre che, ovviamente dalle varie località della Valle d’Aosta, si sono radunati a La Pira per far volare i loro modelli di alianti.
Le condizioni meteorologiche, particolarmente favorevoli, hanno notevolmente favorito l’evento: una gradevole brezza ha mitigato il considerevole irradiamento solare.
Ovviamente si è fatto abbondante uso di pomate protettive e, per il pubblico, i piloti e gli organizzatori, è risultato gradevole, nelle ore più assolate, un ristoratore riparo all’ombra dei gazebo e delle piccole tende allestite negli appositi spazi riservati.
Ma l’attività principale alla Pira 2018 si è svolta nella zona di pilotaggio. Qui, a turno, dopo aver allestito i modelli, collegate le batterie, accese le radio trasmittenti e riceventi, tutti si sono diretti con il viso rivolto in cielo.
Alcuni si sono dedicati a pilotare i propri modelli, cercando di sfruttare al meglio le correnti termiche, altri si sono accontentati di rimirare le evoluzioni dei più esperti in un turbinio di colori sullo sfondo delle pendici, in parte ancora innevate, delle cime circostanti; come accompagnamento sonoro il sibilo degli alianti più performanti e qualche commento solo bisbigliato per non disturbare chi si è avvicendato alle manovre.
Lorenzo ha costituito una presenza costante nella zona pilotaggio, un po’ per far volteggiare i suoi modelli (dichiarato tentativo di istituire un record di volo di endurance) e un po’ per aiutare altri modellisti. La sua possente “sbracciata”, da consumato giavellottista, ha suscitato non poca ammirazione ed il suo intervento è stato richiestissimo, specialmente per il lancio di modelli di grande dimensione.
In zona centrale, in prossimità del gazebo, a “tener banco” in modo insuperabile il nostro Alberto, che ha intrattenuto gli ospiti con la sua parlata romanesca, pittorescamente in contrasto con il paesaggio di alta montagna di questa magnifica località valdostana.
Il divertimento e l’impegno è stato tangibile. La concentrazione di chi si è dedicato al comando dei modelli è stato ad altissimo livello, non ci si è potuti permettere distrazioni: perdere quota spesso può vanificare lo sforzo profuso fino a quel momento e, spesso, significa rischiare di perdere il modello.
Ne sa qualche cosa un nostro amico, abile pilota, che dopo aver lanciato il veleggiatore verso il centro della vallata, lo ha visto inesorabilmente scendere sempre più in basso.
La ricerca affannosa di una corrente ascensionale si è rivelata inutile; pareva che di colpo l’aria si fosse immobilizzata. E giù, giù, sempre più giù. Poi, dopo un tempo apparso infinitamente lungo, finalmente un leggero sentore che la situazione stesse migliorando. Un metro alla volta, stando attento a non sciupare quanto guadagnato, l’aliante è sembrato rivitalizzarsi. Finalmente una corrente ascensionale, comparsa in extremis, è riuscita a sostenerlo. Qualcuno si è lasciato coinvolgere dall’emozione e istintivamente ha commentato con entusiasmo: “si alza !”. Giro dopo giro è riuscito ad ottenere un guadagno di quota e, con un unanime senso di sollievo che ha contagiato gli astanti, si è diffusa una sensazione liberatoria: l’aliante ha raggiunto e superato il livello da cui è decollato e ha potuto finalmente librarsi in volo senza più timori di essere perso nel sottostante fondo-valle.
Purtroppo non tutti i tentativi in tal senso hanno avuto esito favorevole. Qualcuno ha dovuto far atterrare il proprio aliante nei prati del fondo-valle e rimandare alla serata o al giorno successivo il recupero del modello o di quello che ne era rimasto.
La tipologia degli alianti utilizzati alla Pira 2018 è stata assai varia. Si sono visti in volo modelli realizzati con materiali di pregio, altri più semplici ed economici, tutti estremamente divertenti, alcuni bellissimi anche di notevole dimensione, addirittura con cinque, sei metri di apertura alare, altri, costruiti dagli stessi aeromodellisti che li pilotavano, hanno saputo donare una soddisfazione doppia: riuscire a pilotare i modelli, constatare i risultati di un lavoro che ha richiesto molto impegno e molte ore di lavoro di precisione.
Domenica, come consuetudine e a coronare l’evento, c’è stata la distribuzione della polenta con spezzatino e fontina, in questo contesto un cibo paradisiaco.
Va menzionato l’impegno di chi ha reso possibile la Pira 2018, citando in particolare chi si è occupato dell’aspetto logistico ed organizzativo e i tanti volenterosi che si sono adoperati per la riuscita di questa bella festa di aeromodellismo di alta quota.
Un doveroso rimbrotto a coloro che, nell’abbandonare la località in cui si è svolto l’evento, dopo aver bivaccato, hanno abbandonato una quantità enorme di immondizia, senza minimamente curarsi della bonifica della zona occupata, lasciando ad altri l’onere dello sgombero dei loro rifiuti. Spero che leggendo queste righe si rendano conto che, in questa occasione, ci è eccezionalmente concesso di usufruire di questo stupendo territorio, ma che questo non autorizza nessuno a deturparlo o invaderlo disprezzando le più elementari norme di educazione. Speriamo che tutti i partecipanti della prossima edizione dimostrino un senso civico più sviluppato e che per colpa di pochi non vengano vanificati gli sforzi di tanti, corretti ed entusiasti partecipanti.
Claudio Montesoro